Chiavenna è il centro di riferimento della valle omonima e, per la sua posizione geografica, ha sempre rivestito un ruolo importante nella storia e nell’economia collegate agli scambi fra l’Italia settentrionale e i territori svizzeri e dell’Europa settentrionale.
È città d’aspetto severo come le montagne circostanti ed è ricca di costruzioni signorili, fontane in pietra ollare, diverse chiese, abitazioni antiche con loggiati affacciate sul fiume Mera che la percorre. Sono una caratteristica del territorio, così come per il lago di Como, i “crotti”, cavità naturali utilizzati come cantine e rustiche osterie, per degustare apprezzate specialità alimentari tipiche dei luoghi. La sagra dei crotti d’inizio settembre richiama sempre un gran numero di “fedeli” del genere da ogni parte.
Di pregio, fra le molte chiese, è la collegiata di San Lorenzo con l’alto campanile isolato. Su piazza Castello si affaccia il palazzo Balbiani. Interessante è il Parco del Paradiso, così come quello delle Marmitte dei Giganti. Accanto all’offerta turistica è da ricordare la rilevanza commerciale di Chiavenna, centro attivo e di riferimento della zona per vari settori. Era di qui Giovanni Bertacchi (1869-1942) che fu poeta, accademico e critico letterario.
Salita lunga, infinita quella dello Spluga da Chiavenna. Spettacolare balconata sulla Val Chiavenna essa conduce, con l’attraversamento delle spettacolari gallerie poste in prossimità delle cascate di Pianazzo e del successivo abitato di Montespluga, al confine di Stato fra Italia e Svizzera.
Il rapporto fra lo Spluga ed il Giro è stato breve, ma assolutamente da ricordare. In una delle tappe più dure della storia della corsa rosa, i corridori sono stati costretti a scalare lo Spluga dal versante svizzero nella famosa tappa Saas Fee – Madesimo, di 290 km (in realtà le altimetrie dell’epoca avrebbero indicato 281 km, ma anche l’organizzazione avrebbe poi ammesso una lunghezza superiore, pur non variando le indicazioni del “Garibaldi” del Giro). In rosa, solida come non mai in quell’edizione, il parmigiano Vittorio Adorni.
In una giornata dalle condizioni atmosferiche proibitive Vittorio transita su uno Spluga con alte montagne di neve, per planare al dolce arrivo di Madesimo.
Se la vita sportiva dello Spluga si è per ora limitata a quel solo e mitico anno 1965, nel 2009 si ritaglia uno spicchio di notorietà anche l’abitato di Chiavenna, posto in prossimità della salita dello Spluga.
Da Chiavenna parte anche una tappa del Giro donne, nel 2010, in direzione Livigno attraverso Bernina e Forcola. La vittoria di giornata va alla statunitense Mara Abbot. Anche Marianne Vos, nel 2014 invece, avrebbe messo la propria ruota davanti a tutte le ragazze impegnate nel Giro, stavolta nella Aprica – Chiavenna di 92 km
3 giugno 1965
Saas Fee (CH) – Madesimo, Vincitore: Vittorio Adorni
10 giugno 1987
Trescore Balneario – Madesimo, Vincitore: Jean-François Bernard
15 maggio 2009
Innsbruck (A) – Chiavenna, Vincitore Edvald Boasson Hagen
4 agosto 2020
Barzio – Montespluga , Vincitore Thomas Pidcock
2010 9 Luglio
Stage 8, Chiavenna – Livigno Vincitrice: Mara Abbott
2014 11 luglio
Stage 7, Aprica – Chiavenna Vincitrice: Marianne Vos