La perla dolomitica di Cortina affonda le proprie radici nel mondo dello sport. Sinteticamente Cortina è sport.
Da sempre.
E’ sport invernale, con campioni come Eugenio Monti, nativo di Dobbiaco ma cortinese d’adozione, vincitore di ben due ori olimpici e di due titoli mondiali nel bob. E’ anche sport invernale d’alta quota con quel Lino Lacedelli che, nel 1954, avrebbe conquistato il K2 insieme ad Achille Compagnoni (nato invece sulle pendici lombarde del passo Gavia, a Santa Caterina Valfurva).
Sulla scia delle discipline invernali Cortina ha dato i natali ad un altro grande dello sci italiano come Kristian Ghedina. In questo contesto l’abitato di Cortina entra nella leggenda con l’organizzazione delle Olimpiadi del 1956, rese celebri dalle medaglie dell’austriaco Toni Sailer , con le classicissime edizioni della Cortina – Dobbiaco di sci di fondo con l’impegno all’organizzazione delle future Olimpiadi 2026, equamente divise con Milano ed altri importanti località italiane dell’arco alpino.
Cortina però è anche sport estivo, dall’arrampicata al semplice trekking, fino al ciclismo.
Cortina e lo sport delle ruote risultano fin dagli anni precedenti la Seconda Guerra Mondial un binomio inscindibile. Nel tempo il nome di Cortina diventerà per il ciclismo sinonimo di storia, tradizione, imprese e percorsi fantastici.
Percorsi che magicamente la avvolgono, da nord a sud, da est ad ovest.
Attorno alla cittadina veneta si dipanano salite durissime, come le Tre Cime di Lavaredo, e dalle dolci pendenze, come quelle del Passo Falzarego o di Cimabanche. Attraverso le sue strade, quasi forzatamente, devono transitare o concludersi le tappe provenienti dalla zona della Val di Zoldo, collegata all’ampezzano grazie al Passo Cibiana, oppure le strade che partono dal Friuli Venezia Giulia come la Mauria che, attraverso l’abitato di Pieve di Cadore, conducono verso la conca cortinese. Da Cortina si collegano valichi, come il Giau, che nel tempo diventeranno pietre miliari della storia del ciclismo.
In questo contesto sarebbe normale pensare a decine di tappe che, nel tempo, hanno avuto termine nella cittadina ampezzana. In realtà sono molto più quelle che hanno attraversato il territorio, rispetto invece a quelle che hanno visto lo striscione d’arrivo piazzato direttamente sui viali cittadini.
E’ Giovanni Valetti da Vinovo a conquistare a Cortina la vittoria di tappa nel Giro 1939 nella Gorizia – Cortina.
Nel 1940 le salite attorno a Cortina diventano il teatro del grande duello dolomitico fra Fausto Coppi e Gino Bartali; sulla Mauria, nel giorno dell’arrivo a Pieve di Cadore, Coppi (capoclassifica in difficoltà) viene atteso ed aiutato dal proprio capitano Bartali, inventatosi quel giorno gregario di Fausto essendo i due compagni alla Legnano. Il giorno dopo, verso Ortisei, lo scatto di Bartali e Coppi sulle rampe del Falzarego, appena fuori dall’abitato di Cortina, faranno esplodere il gruppo.
Il 1967 è il primo anno delle Tre Cime di Lavaredo. Arrivo inedito e durissimo quello del Rifugio Auronzo, più di quattro chilometri con pendenze a doppia cifra. La tappa, partita da Udine, viene percorsa dagli atleti sotto una pioggia che, verso i 2320 m. del Rifugio Auronzo, si trasforma ben presto in neve e bufera. Rivoli d’acqua e fango corrono lungo le pendici delle Tre Cime. Verrà ricordata da tutti come “la tappa delle spinte” ed alla fine uno scarno comunicato della giuria decreterà l’annullamento dell’ordine d’arrivo. Era stato Felice Gimondi a conquistare l’arrivo delle Tre Cime.
Il 7 giugno 1977 nella Conegliano – Col Drusciè è Giuseppe Perletto ad alzare la braccia al cielo. Sulla balconata ampezzana, appena sotto le Tofane (che sarà uno dei punti focali dei Mondiali di sci del 2021 e delle Olimpiadi del 2026), Moser perde la maglia rosa a vantaggio del belga Pollentier.
Passano molti anni per rivedere un arrivo classico a Cortina è dintorni. Nel 1989, nella Padova – Tre Cime di Lavaredo è il grande scalatore colombiano Lucho Herrera a battere tutti.
Il 25 maggio 2013 il Direttore del Giro Mauro Vegni ha previsto invece, la Silandro – Tre Cime di Lavaredo.
Una tappa che resterà per buona parte sulla carta non esistendo le condizioni meteo per poterla percorrere totalmente. Le Tre Cime però devono essere scalate, per la leggenda e per la gloria, per i tanti tifosi che si sono mossi per festeggiare lassù il primo Giro di Vincenzo Nibali.
Il siciliano li ripaga con una prestazione straordinaria, più o meno nello stesso punto in cui, nel 1974, Baronchelli fece tremare Merckx.
Cortina e il Giro… tanti passaggi, tante storie, tante imprese ancora da raccontare che non si possono riassumere soltanto con carta e penna. Cortina, un luogo magico, da visitare e vivere, respirando quell’aria di sport che soltanto poche località al mondo hanno la fortuna di avere.
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1950 Domenica 4 Giugno
Stage 10, Bolzano – Milano Vincitore: Mario Fazio
1962 Sabato 3 Giugno
Stage 15, Moena – Aprica Vincitore: Vittorio Adorni
1967 Sabato 10 Giugno
Stage 21, Trento – Tirano Vincitore: Marcello Mugnaini
1979 5 Giugno
Stage 18Trento – Barzio Vincitore: Amilcare Sgalbazzi
1988 5 Giugno
Stage 14, Chiesa Valmalenco – Bormio Vincitore: Erik Breukink
1990 3 Giugno
Stage 17, Moena – Aprica Vincitore: Leonardo Sierra
1992 10 Giugno
Stage 15, Morbegno – Aprica Vincitore: Franco Chioccioli
1994 5 Giugno
Stage 15, Merano – Aprica Vincitore: Marco Pantani
1996 8 Giugno
Stage 21, Cavalese – Aprica Vincitore: Ivan Gotti
1997 7 Giugno
Stage 21, Malè (Val di Sole) – Edolo Vincitore: Belli (Pavel Tonkov)
1999 5 Giugno
Stage 21, Madonna di Campiglio – Aprica Vincitore: Robert Heras
2004 29 Maggio
Stage 19, Bormio – Presolana Vincitore: Stefano Garzelli
2006 27 Maggio
Stage 20, Trento – Aprica Vincitore: Ivan Basso
2008 31 Maggio
Stage 20, Rovetta – Tirano Vincitore: Emanuele Sella
2010 28 Maggio
Stage 19, Brescia – Aprica Vincitore: Michele Scarponi
2011 25 Maggio
Stage 17, Feltre – Tirano Vincitore: Diego Ulissi
2012 26 Maggio
Stage 20, Caldes/ Val di Sole – Passo dello Stelvio Vincitore: Thomas De Gendt
2015 26 Maggio
Stage 16, Pinzolo – Aprica Vincitore: Mikel Landa
2017 23 Maggio
Stage 16, Rovetta – Bormio Vincitore: Vincenzo Nibali
2019 28 Maggio
Stage 16, Lovere – Ponte di Legno Vincitore: Giulio Ciccone
2019 20 Giugno
Stage 6, Aprica – Aprica Vincitore: Juan Diego Alba Bolivar
2020 5 agosto
Stage 8, Aprica – Aprica Vincitore: Thomas Pidcock
2011 7 Luglio
Stage 7 Rovato – Grosotto Vincitrice: Marianne Vos
2016 6 Luglio
Stage 5, Grosio – Tirano Vincitrice: Mara Abbott
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