Creazione logo
Scopri di più sul Museo Digitale del Ciclismo e installa l’app gratuita.
Lo sport più popolare e narrativo del nostro paese.
Il Museo Digitale Diffuso del Ciclismo nasce dalla volontà di salvaguardare il patrimonio narrativo ed immateriale del ciclismo.
Questo progetto ha oggi la forma di una app all’interno della quale vengono progressivamente inseriti documenti storici e contenuti realizzati ad hoc che contestualizzano il ciclismo sui territori.
Il Museo non ha scopo di lucro. E’ gratuito per tutti gli utenti, multilingua e accessibile anche con una web app.
Promuovere i territori e le “micro zone” d’Italia (per il turismo di domani) utilizzando la narrazione della storia del ciclismo (il patrimonio di ieri).
Dare forma al patrimonio culturale del ciclismo con un modello che sia in grado di raccogliere risorse economiche per sostenere il progetto stesso.
Il Museo sviluppa iniziative legate al marketing territoriale dei luoghi del ciclismo, per crescere il proprio archivio di contenuti e promuovere il cicloturismo.
Per i segmenti esistenti cerchiamo contributi audio video esclusivi che valorizzino la storia ciclistica raccontata.
Per i nuovi segmenti da inserire raccogliamo le segnalazioni e proposte che arrivano dai territori.
Tutti gli appassionati di ciclismo possono essere protagonisti del Museo.
Scopri come puoi unirti a noi.
Il Museo è completamente digitale, puoi visitarlo gratuitamente scaricando l’app disponibile sia per iOS che per Android.
Visita il Museo Digitale del Ciclismo e ripercorri la storia del ciclismo attraverso le immagini, i podcast, i video e i contenuti extra esclusivi.
Marco Pavarini e Massimo Zilioli, con le proprie società – Communication Clinic e Len Service – hanno avviato il Museo in autofinanziamento con lo scopo di mettere a disposizione la piattaforma alla comunità del ciclismo.
Il Museo non ha scopo di lucro, ma persegue degli obiettivi economici al fine di raccogliere le risorse necessarie per: mantenere attivo il sistema, fare crescere i contenuti presenti, aumentare i “segmenti”, integrare le collezioni private di contenuti multimediali, connettersi con le politiche di sviluppo del cicloturismo.